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In attesa della seconda edizione, vi raccontiamo cosa è successo a Godi Fiorenza, il 1° Festival dantesco con l’intervista a Riccardo Starnotti

Abbiamo intervistato Riccardo Starnotti, uno dei due direttori artistici dell’iniziativa per approfondire alcuni aspetti organizzativi e parlare dell’importanza del patrimonio cultura dantesco!

Firenze, la culla del Rinascimento italiano e la città natale del grande poeta Dante Alighieri, ha recentemente ospitato un evento straordinario: il 1° Festival Fiorentino Dantesco!

Godi Fiorenza ” è stato il titolo della manifestazione che prende il nome dall’esclamazione che Dante fa ad inizio del Canto XXV dell’Inferno. Un’esclamazione sarcastica era quella di Dante che all’epoca in cui ha scritto quei versi soffriva del tradimento che la sua città li riservò e proprio in quel canto predice la punizione che subirà la sua città.

Ma il Festival che si è svolto all’interno della Biblioteca delle Oblate, sabato 23 settembre, ha avuto l’ambizione di riconciliare la città di Firenze con il Sommo Poeta. L’evento ha fatto sì che l’intera città di Firenze, ma non solo, avesse l’opportunità di immergersi per un’intera giornata nel mondo del Poeta, nella vita, nelle opere, nella poesia e nei pensieri che l’hanno reso uno tra i poeti più influenti al mondo.

Inside Factory, insieme a Riccardo Starnotti, hanno progettato un evento culturale che potesse far diventare la città di Firenze, per un giorno soltanto, di nuovo la patria del Sommo Poeta.

LA SCELTA DELLA LOCATION: Non è stato casuale scegliere come luogo dove si svolgesse l’evento un posto dedicato alla cultura, una Biblioteca e non una Biblioteca qualunque ma la Biblioteca delle Oblate, nel pieno centro di Firenze, una Biblioteca storica con grandi spazi all’interno e con una vista mozzafiato sulla bellissima cupola del Brunelleschi.

LA SCELTA DEGLI INTERVENTI: I relatori della giornata erano i secondi protagonisti dell’evento, dopo Dante Alighieri. La scelta è stata relativamente semplice perché abbiamo deciso di coinvolgere tutte le persone amanti del Sommo Poeta e che quotidianamente si impegnano a divulgare e diffondere la cultura dantesca attraverso varie forme di arte dalla fotografia al documentario alla letteratura fino alla recitazione dei versi danteschi.

LA PREMIAZIONE: Al termine della giornata abbiamo deciso di inserire una premiazione ufficiale per l’artista che più di tutti si è distinto nel rappresentare attraverso l’arte la figura di Dante Alighieri. Quest’anno il fotografo Massimo Sestini ha vinto il premio di Godi Fiorenza per le foto che ha fatto in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.

L’INTERVISTA:

Abbiamo chiesto a Riccardo Starnotti, Fondatore di Dantflix e Guida Turistica esperta su Dante, nonché Direttore Artistico dell’iniziativa insieme a Simone Terreni, Ceo & Founder di Inside Factory, di raccontarci del successo di Godi Fiorenza e dei progetti futuri per avere un altro punto i vista sull’organizzazione di una manifestazione culturale così importante.  

Riccardo ci puoi raccontare come è nata l’idea di creare Godi Fiorenza e qual è stata la missione principale che volevi attribuire all’evento?

Godi Fiorenza – 1º Festival Dantesco Fiorentino” nasce da un’intuizione che si è concretizzata nell’ufficio di Simone nella sede di VoipVoice, nel maggio 2023, dopo aver svolto insieme il X Canto dell’Inferno all’Istituto Calasanzio di Empoli. In seguito ad un lungo dialogo durato un’intera mattina dove è intervenuta anche la mitica Martina, ci siamo resi conto che a Firenze mancava un evento importante e ricorrente che onorasse Dante, nella città dove è nato, ma che lo ha anche esiliato. Quindi dopo aver scelto il nome dell’evento “Godi Fiorenza”, la nostra stella polare è stata quella di permettere a chiunque di poter accedere a tutte le attività dantesche previste, cercando di comunicare i contenuti in modo fresco, differente, attuale, insomma volevamo spiegare la Commedia e Dante in modo semplice, chiaro e interessante. E la missione dell’evento è proprio quella di rendere accessibile e attuale il messaggio dantesco presente nelle opere minori e nella Divina Commedia.

Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato durante l’organizzazione del festival?

La verità è che dopo il dialogo con Simone e Martina, uscito dalla sede di Voipvoice mi fumava la testa. Perché l’evento per quanto bello, incredibile e ambizioso, comportava una serie di sfide, che credevo di non essere ancora in grado di affrontarle. In passato mi è capitato di organizzare, promuovere e realizzare eventi danteschi: visite guidate a tema, lecturae dantis, conferenze etc, ma non a Firenze e soprattutto, non unite da un filo rosso che restituisse Dante alla città in un modo nuovo. Si trattava di una grande sfida che poteva anche terminare con un buco nell’acqua. Lo sappiamo tutti, nessuno è profeta in patria. Per quanto Firenze sia una città ricca di location, trovare quella giusta per la 1º edizione di Godi Fiorenza è stata un’impresa. Martina ha visitato mezza Firenze. Poi la scelta, ricaduta nella Biblioteca delle Oblate, che credo sia stata la migliore soluzione. Ma la sfida più grande è stata quella di dover crescere come persona, per poter essere all’altezza di un tale evento e poter servire al meglio nel nome di Dante.

Come avete selezionato i relatori e le opere da presentare in Godi Fiorenza quest’anno?

Non è stato semplice scegliere i relatori, gli autori e i registi della 1º edizione di Godi Fiorenza. Perché partivamo dal presupposto che chiunque fosse stato chiamato, avrebbe dovuto essere oltre che competente, anche un grande comunicatore o una grande comunicatrice. Perché a parità di competenze e conoscenze, la differenza, la fa l’amore e la passione per quello per cui si studia e lavora. L’entusiasmo per Dante, il trasporto e la bravura nell’oratoria sono stati il discriminante nella scelta dei relatori e delle relatrici. E’ stato veramente un onore e un piacere aver potuto ascoltare in una giornata indimenticabile, Martina Michelangeli, Prof.essa in Lettere e Docente in Dantflix, che in maniera travolgente, ci ha raccontato come “Dante rese immortale Beatrice”. Poi è stato il momento di Oliviero Resta, Presidente del Cammino di Dante, che in modo unico ci ha raccontato come passo dopo passo si sta aprendo un turismo letterario sulle orme di Dante da Ravenna a Firenze e ritorno passando a piedi per l’Appennino. Ancora, il Docente in Lettere e Giornalista Domenico Del Nero ci ha deliziati con la conferenza su come era la Firenze del ‘300 prima della Battaglia di Campaldino. Insomma, è stato veramente bello averli potuti ascoltare. “Mirabile Visione: Inferno” con il grande regista Matteo Gagliardi e “L’Inferno tra gli uomini” del magister Roberto Puccini sono state il corretto coronamento di un Festival Multimediale che abbracciava più arti e più modi di comunicare la Commedia e il vissuto del Sommo Poeta. Il primo la mattina, e il secondo il pomeriggio, entrambi i docufilm hanno riscosso veramente tanto successo.

Quali sono i ricordi più memorabili che rammenti di aver vissuto durante il festival?

Sono stati moltissimi i momenti epici del festival, ma ne voglio ricordare tre. Il primo riguarda la visita guidata dantesca “Aspettando il Festival”, svoltasi venerdì 22 settembre insieme alla collega guida Elena Petrioli nelle vesti della sorella di Dante, Gaetana o meglio Tana deli Alighieri nel centro storico di Firenze. Erano previste 145 persone che, a causa del mal tempo, non a Firenze, perché non ha piovuto durante la visita, si sono ridotte a 111. Comunque sia un grande numero di appassionati da servire nel nome di Dante. È stato davvero emozionante. Il secondo riguarda l’apertura del Festival da parte del Consigliere Mirco Rufilli in rappresentanza del Comune di Firenze e di Pietro Resta in arte Wikipedro: unire la rappresentanza istituzionale alla goliardia credo siano stati il giusto mix per rompere il ghiaccio e canalizzare al meglio così l’aspettativa e l’entusiasmo che si potevano palpare nell’aria. Il terzo momento riguarda l’atto finale del Festival, ovvero la premiazione di Massimo Sestini. L’illustre personaggio fiorentino a cui è stato consegnato il 1º premio Godi Fiorenza: un mezzobusto di Dante rosso sviluppato in 3D con la meravigliosa ceramica di Montelupo, era visibilmente commosso ed ha apprezzato molto il premio, che riconosceva il suo splendido lavoro, svolto in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, con la sua mostra fotografica, esposta in primis al Quirinale e che poi ha fatto il giro del mondo.

Quali sono gli obiettivi futuri di Godi Fiorenza? Se ci sarà una seconda edizione del Festival cosa avrà di diverso dalla prima?

Beh! Dopo aver dato un così bel primo passo, gli obiettivi futuri di Godi Fiorenza, non possono che essere ambiziosi. La volontà è quella di crescere in numero di presenze durante tutte le attività del Festival e magari aumentare anche il numero dei giorni della Kermesse. Solo in questa occasione, nella quale il Festival si è sviluppato prevalentemente in un’unica giornata, ci sono state più di 300 presenze, se consideriamo anche la visita guidata dantesca del giorno antecedente al Festival. Pertanto, nella 2º edizione di Godi Fiorenza puntiamo a coinvolgere anche i due enti cittadini che per antonomasia si dedicano allo studio, e alla divulgazione del messaggio dantesco. Sto parlando della Dantesca e del Museo Casa di Dante. Ancora, l’idea e la volontà è quella di coinvolgere anche le scuole cittadine, con lezioni dantesche in classe o pensare ad una giornata intera solo per gli studenti in una location pensata apposta per loro. Ancora, nella prossima edizione, la volontà è quella di arricchire il Festival con molte attività, che vanno da mostre, a visite guidate dantesche in luoghi unici, alla ricerca di nomi importanti come relatori. Insomma, il Cammino è stato tracciato, adesso dobbiamo incontrare il modo per percorrerlo al meglio.

Un commento su come è andata la collaborazione con Simone Terreni e il Team di Inside Factory?

Non è la prima volta che avevo l’onore è il piacere di condividere un palcoscenico con Simone, ma sì ogni volta è un’emozione nuova, più forte e differente delle precedenti. Questa, oltre alla performance in comune nella spiegazione del 26º Canto de lo Inferno, riguardava anche la buona riuscita del festival, per quello l’emozione e la tensione erano più alte. Credo sia stato un vero successo. Che dire poi del Team di Inside Factory che ringrazio nei nomi di Martina Giacomelli e Serena Masoni, solo perché non ricordo i nomi di tutta la squadra che ha collaborato nella perfetta riuscita dell’evento. (Quindi Amici e Amiche per favore datevi per chiamati). ?La Gioia Immensa e Assoluta è che ogni volta sono differenti le sfide, le attività ed è sempre più grande la voglia di crescere insieme. È meraviglioso poter collaborare con un team di professionisti che curano i minimi dettagli e che cercano ogni volta di migliorarsi in ogni frangente dell’evento. Dalla creazione del nome, del logo, alla scelta della location, al materiale promozionale, al dialogo con i giornalisti, ad ogni minimo dettaglio durante l’evento e anche del post evento. Un ambiente potenziante, necessariamente, se lo vivi correttamente, non può che stimolarti a dare la migliore versione di te stesso, questo per me è collaborare con Simone e il Team di Inside Factory.

La prima edizione del Festival, Godi Fiorenza hadimostrato che la figura di Dante è ancora molto viva. Le sue opere continuano ad ispirare la vita quotidiana delle persone, come ha dimostrato Simone Terreni con il suo libro A Superar lo inferno”, manuale pratico di crescita personale e professionale dove vengono attualizzati i concetti espressi da Dante all’interno della Divina Commedia.

Il Festival ha reso omaggio a tutto questo patrimonio culturale con la cornice della città di Firenze che rende ancora più suggestivo e magnifica questa occasione culturale. Per tutte queste ragioni e molte altre ci auguriamo che il Festival Fiorentino Dantesco si svolga di nuovo per la sua seconda edizione il prossimo anno!

“50 MENTI VISIONARIE” AL FESTIVAL LEGGENDA

Da giovedì 11 a domenica 14 maggio 2023 si terrà la sesta edizione del Festival Leggenda, un’iniziativa culturale promossa dal Comune di Empoli. Lo scopo dell’iniziativa è di avvicinare grandi e piccoli alla lettura e all’ascolto.

Per l’occassione, Simone Terreni, Ceo & Founder Inside Factory, presenterà il suo nuovo libro “50 Menti Visionarie”.Infatti, Inside Factory sarà presente come sponsor della manifestazione per promuove i valori sui quali si fonda il Festival, ritendendo che essi siano gli ingredienti indispensabili per sviluppare nei bambini, ma anche nei ragazzi, curiosità e fantasia.

In occasione di Leggenda, venerdì 12 Maggio 2023 alle ore 18:30, all’interno della Biblioteca comunale Renato Fucini (FI), Simone Terreni, Ceo & Founder Inside Factory, presenterà il suo libro “50 Menti Visionarie: Le persone geniali che ci hanno condotto all’era digitale”. Durante la presentazione, Simone Terreni racconterà la vita e le scoperte di alcune importanti figure che grazie alle loro intuizioni ci hanno permesso oggi di vivere i vantaggi e sfruttare le opportunità dell’era digitale.

Tutte le presentazioni e le iniziative del Festival Leggende sono gratuite ed accesso libero. Ti aspettiamo!