Serena: ascolto ed equilibrio

Un nuovo incontro con il team di Inside Factory, per il mese di aprile abbiamo intervistato Serena Masoni:

Che ruolo hai in Inside Factory? Di cosa ti occupi?

“Faccio parte dell’Executive Team di Inside Factory. Insieme a Martina Giacomelli mi occupo della gestione, dell’organizzazione e della revisione dei progetti che portiamo avanti: eventi, corsi di formazione, relazioni con i clienti, attività di grafica.”

Quali sono le qualità principali che occorrono nel tuo lavoro? 

“Penso si possa racchiudere tutto in 3 parole chiave:
1. Ascolto
2. Osservazione
3. Flessibilità

È impossibile pensare di gestire, collaborare, allo stesso modo con persone che hanno un differente background rispetto al tuo. È fondamentale capire come rapportarsi, soprattutto quando si inizia una collaborazione con un team a distanza, con ogni singolo elemento del team e saper personalizzare il proprio stile di lavoro a seconda della composizione del gruppo. Questo però non significa snaturare la propria metodologia lavorativa, ma significa avere una visione d’insieme.”

Hai detto innanzitutto ascolto?

“Sì, penso che l’ascolto sia una delle qualità principali che ogni membro del team, soprattutto chi deve gestirlo, deve avere. Le soft skills sono fondamentali per potersi rapportare in modo ottimale con tutte le persone che fanno parte del nostro ecosistema lavorativo: colleghi, responsabili, ma anche clienti. È necessario saper comunicare, lavorare in gruppo, tenere testa allo stress, avere la capacità di pianificare ed organizzare, avere la capacità di sapersi adattare al contesto lavorativo.”

Ci vuole anche tanta capacità di organizzazione, giusto?

“Certo! Organizzarsi significa dare degli obiettivi chiari, significa disporre della strumentazione adeguata (archivio in cloud condiviso, piattaforme per i web meeting) affinché tutte possano essere a conoscenza dei progetti che si stanno portando avanti. Quando si va ad instaurare un rapporto di lavoro con un team a distanza è necessario dare a tutti i componenti dei compiti ben precisi e degli obiettivi SMART! Questo permette una facilitazione del lavoro per le persone che devono seguire le fila di tutto. Devi avere comunque mille occhi, devi cercare di essere disponibile con tutti allo stesso modo.”

Com’è lavorare con un team a distanza? Seguire più progetti?

“Grazie a Inside Factory sto imparando a lavorare con un team a distanza e credimi, non è propriamente semplice! Io ho dovuto riorganizzarmi mentalmente e ho dovuto riorganizzare la mia metodologia di lavoro. Grazie agli strumenti che utilizziamo possiamo sentirci e vederci sempre tramite web meeting, possiamo essere a conoscenza tutte delle attività che si stanno portando avanti.

Lavorare con un team a distanza è anche un’opportunità di crescita. Si cresce interagendo con gli altri, imparando dagli altri. A volte ci si rende conto che il collega ha un modo di strutturare una tipologia di lavoro che fino ad ora ti era sconosciuta e che può essere più efficiente della tua.”

Mi racconti un episodio divertente sul lavoro?

“Vi è mai capitato di svegliarvi e dopo un susseguirsi di eventi sfortunati dire: “Ok, questa non è giornata!” ?
Ecco, a me è capitato, esattamente durante un evento di un nostro cliente a cui ho partecipato un po’ di tempo fa.
La prima serie di sfortunati eventi è stato il dimenticarsi di chiudere le finestre la sera precedente e avere, alle 5 di mattina la luce del giorno diretta sugli occhi. Mugugnando fra me e me mi alzo e chiudo le tende, ma ormai ero sveglia e l’unica cosa che poteva rincuorarmi era una doccia.
Al momento di prepararsi per scendere, ovviamente la camicia che avevo scelto di mettere faceva i capricci.
Già questi due eventi dovevano farmi intuire qualcosa…
La mattinata sembra comunque andare tranquilla, anche se avevo delle scarpe che avrei voluto lanciare dalla finestra, ma dovevo resistere!
Finalmente arriva il momento del pranzo. Era a buffet. Mi alzo per andare a prendere qualcosa e nel tragitto dal buffet al tavolo e…. scivolo e cado in ginocchio!

Nel rialzarmi (penso di averlo fatto in un nano secondo) la scena è stata come quella de Il Ciclone quando Pieraccioni va a sbattere con il motorino contro il muro. Si alza velocemente e dice “Non mi sono fatto nulla”! Ecco io feci uguale!”

Appuntamento al mese prossimo per conoscere il team di Inside Factory ancora più da vicino!

A cura di Giovanna Annunziata

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *